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C’est du vin!

 

È proprio così che recitava una famosa pubblicità, con l’espressione stupita di chi ha assaggiato queste birre per la prima volta: sto parlando delle Flemish Red Ale e delle Oud Bruin.
Ormai lo sappiamo, il Belgio è il Paese della birra e non finirà mai di stupirci, neanche in questo caso. Un piccolo pezzo di terra di solo qualche decina di migliaia di km quadrati capace di una diversità incredibile di stili di vita e di birra.
Andiamo nelle Fiandre, piatte lande ricche di arte e storia, terre di ciclismo e di una cultura gastronomica unica. Qui nascono birre dal carattere aspro quanto la loro lingua, che diventano più dolci come quando si conoscono i propri abitanti.
Red Ale e Oud Bruin, birre scure che fanno della loro acidità un vanto, che stringono I’occhio al vino pur senza aver toccato neanche un acino d’uva e che con la loro miscela diventano fresche birre da bere o capolavori di invecchiamento.

news.jpgIl regno delle Foudres
Il legno è da sempre nella natura di queste birre e ancora oggi il loro processo di produzione si svolge per lo più tra doghe e cerchi.
La birra qui acquista il suo carattere acido e vinoso attraverso una maturazione lunga accompagnata da una flora batterica presente nel legno fatta di fermenti lattici, acetobatteri e lieviti spontanei.
Le Foudres (folgori in italiano) sono il vero spettacolo delle cantine di questi birrifici, con capacità sino a 650 hl, alte ed imponenti sembrano confondere il visitatore creando un labirinto di legno che solo i custodi di questi giganti sanno risolvere.
Qui, falegnami e fabbri addetti al lavoro sulle botti non sono mai con le mani in mano.

La miscela
Così come nei “Lambic” la birra non è mai uguale, la fermentazione seppur inoculata con lievito di alta fermentazione continua nelle botti creando gusti unici e diversi.
È necessario quindi miscelare birre giovani e vecchie per ottenere secondo le ricette del Mastro Birraio prodotti diversi nella tipologia e sempre uguali nelle caratteristiche e nella qualità.
La birra più dissetante e beverina, intorno ai 4,5°/5° di corpo leggero e con un’acidità contenuta è quella più venduta, prodotta con gran parte di birra giovane ha un carattere fresco e “frizzante”, ma sempre di gran complessità.
Le versioni da degustazione sono invece quasi esclusivamente birre invecchiate almeno 2 anni di 6°/7° con un corpo rotondo ed un’acidità sostenuta, ricche e vinose con un gusto prevalentemente acetico ed esteri speziati e fruttati.

Roeselare e Oudenaarde
Se con la storica fabbrica di birra Rodenbach, Roeselare è conosciuta come la capitale delle Flemish Sour Red Ale, Oudenaarde lo è per le Oud Bruin.
Siamo nelle Fiandre Orientali e queste “Vecchie Brune” non sono di certo bovini di razza Belga bensì birre portentose.
Sì, perché la loro natura è quella delle “Vielle provision”, birre scure e forti che attraverso una miscela di carattere possono oltrepassare anche i 10 anni di vita, continuando ad evolversi nel loro gusto agrodolce misto tra vino e liquore.
Ne esistono anche versioni più leggere, di solito birre giovani non miscelate con birre invecchiate o oak aged, molto leggere di 4°/5° dove I’acidità è poco presente ed il gusto ricorda molto il caramello.

news-2.jpgLe ciliegie
Come tutte le birre “acide” anche Red Ale e Oud Bruin sono in alcune versioni aggiunte di profumate e succose ciliegie.
Lo zucchero della frutta innesca un ulteriore fermentazione, i lieviti si cibano totalmente della polpa delle ciliegie, che danno il colore rosso rubino intenso alla birra ed un sentore tipico di mandorla amara lasciato dai propri noccioli.
Un’immagine caratteristica se si ha la fortuna di vedere lo svuotamento delle botti sono le centinaia di migliaia di noccioli di ciliegia riversati per terra prima di essere smaltiti.

 

Da non perdere

Rodenbach Gran Cru 6% - Brouwerij Rodenbach, Roeselare BE
Duchesse de Bourgogne 6,2% - Brouwerij Verhaeghe Vichte Anzegemen BE
Vander Ghinste Roodbruin 5,5% - Brouwerij Omer Vande Ghinste, Kortrijk BE
Liefmans Goudenband 8% - Brouwerij Liefmans, Oudenaarde BE
Verzet Oud Bruin 6% - Brouwerij’t Verzet, Anzegem BE
Cnudde Bruin Bier 4,7% - Brouwerij Cnudde, Oudenaarde BE
Bacchus Oud Bruin 4,5% - Brouwerij Van Honsebrouck, Izegem BE
XII Flemish Red Ale 5,2% - Brouwerij Sosab, Heule BE

 

Stefano Baladda

 

 

Articolo tratto da Pizza&core collection n 120

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20/06/2024


20/06/2024

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