La pizzaiola Federica Samarani è la concretezza fattasi donna. Ha ventisette anni e possiede già una grande consapevolezza del proprio lavoro. Come lei stessa ci racconta, questa consapevolezza è maturata quando ha iniziato a lavorare nelle grandi fiere italiane e straniere.
«Nonno e papà mi hanno instradata al mestiere di pizzaiolo, ma quando ho visto tanti colleghi e tanti tecnici pizzaioli durante le fiere, mi si è aperto un mondo e ho capito quanta tecnica c’è dietro la mia professione. Faccio pizza classica, in teglia su prenotazione e la pizza in pala, la mia preferita».

Le chiediamo perché la pizza in pala è quella che ama particolarmente.
«Trovo che sia un prodotto interessante. È bello preparare il doppio impasto e seguire la doppia fermentazione. Inoltre, la consistenza e il sapore della base rimangono sempre percepibili sotto il topping e quest’aspetto per me è una qualità».

 
Federica ci racconta brevemente le origini della sua pizzeria.
«Il primo pizzaiolo in famiglia è stato nonno Anacleto, che nel 1972 ha aperto una pizzeria da asporto qui a Pianengo, intuendo il business della pizza; nonno ha trasmesso l’arte ai figli e oggi siamo noi nipoti a portare avanti la tradizione dei Samarani, sebbene la pizza che facciamo adesso è diversa, frutto degli insegnamenti nei corsi e tante esperienze diverse. A livello familiare abbiamo tre pizzerie da asporto e una con sala. Personalmente io ho sempre vissuto fra la farina, mi sono affiancata ai miei genitori fino a che ho voluto prendere in mano le redini dell’attività, dicendo letteralmente a mamma: adesso stai a casa, qui ci penso io!».

A proposito della mamma, arriviamo ad un punto essenziale, quello dell’essere donna nel mondo pizza. Federica è molto concreta anche sulla questione femminile.
«Le donne hanno sempre lavorato tanto nei forni che in pizzeria. Solo che in passato erano percepite come un aiuto e non come la figura principale. Quando ho iniziato le mie prime gare c’erano tre ragazze, oggi ne vediamo dieci o quindici, insomma, sempre di più. Ogni lavoro è adatto a qualunque genere, non c’è differenza. Semplicemente tutti possono provarci e se una cosa piace e si è bravi, si continua, senza discriminazioni fra uomo e donna».

Federica ha la stessa linearità di pensiero anche su un ultimo aspetto del suo lavoro, la visibilità sui social network. Sebbene abbia vinto premi e abbia partecipato a programmi televisivi, ha una posizione molto radicale sull’ostentazione del proprio mestiere.
«Credo che il nostro lavoro debba rimanere in qualche modo semplice, nel senso che siamo pizzaioli e lavoriamo con materie prime semplici e buone. A pizza gourmet preferisco dire pizza fuori menu, e preferisco dire che sono una pizzaiola non una chef della pizza. Cari colleghi, rimaniamo veri! Il passaparola del cliente soddisfatto è la migliore pubblicità!»

L’ultima battuta è sull’azienda che Federica ha scelto per le sue pale.
«Sulla grande qualità di Gi.Metal credo che tutti nel mio mondo possano mettere la mano sul fuoco. Io voglio dire, invece, che li ho scelti per l’energia positiva che hanno. Sentirli mi mette sempre di buon umore!»

Federica ci presenta la ricetta di

Articolo tratto da Pizza&core collection n 116

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