Il 2022 se ne va. Cosa potremmo dire?
Per fortuna o purtroppo? Diciamo subito che per fortuna va via, è stato un anno dove è accaduto di tutto: il Covid che ancora gironzola con le sue varianti, lo scoppio di una guerra a 2000 Km dall’Italia che ci coinvolge più di quanto avessimo potuto immaginare e poi la crisi delle  materie prime, i costi energetici alle stelle, la speculazione, l’inflazione, e per non farci mancare nulla anche una crisi di Governo.
Tutto in un anno. E tutto questo in un mercato come l’Ho.Re.Ca. in rapida evoluzione e con un consumatore che sta cambiando e che ora deve fare i conti con l’inflazione e il carovita.
Gli analisti mettono già le mani avanti, il 2023 non sarà migliore, si preannuncia crescita zero per l’economia se non addirittura recessione, si prevede anche un calo dei consumi fuoricasa.
Sarà cosi? O il consumatore continuerà sulla scia di questo 2022 che nonostante tutti i problemi che abbiamo elencato dal punto di vista dei consumi fuoricasa è stato un anno eccellente.
D’accordo non sono ancora stati toccati i volumi del 2019 (anno pre-Covid) però siamo vicini. A valore invece l’annata pre-Covid è stata abbondantemente superata, complici i rilevanti aumenti dei prezzi al consumo che si sono registrati.
Che anno attende l’Ho.Re.Ca. quindi?
C’è in giro un atteggiamento di cautela ma non di eccessivo timore.
Mangiare e bere fuoricasa è un abitudine talmente radicata negli italiani che non basterà una pandemia (seppur devastante) e una crisi conseguente a sradicarlo. In altri termini gli italiani non rinunceranno al fuoricasa, potranno vieppiù, in questi mesi contingenti, limitarne la spesa, inflazione e carovita sono del resto un dato di fatto, ma non sufficienti per mettere in crisi un settore come l’Ho.Re.Ca. che
continuerà ad essere uno degli asset portanti dell’economia nazionale, sia in termini economici che sociali, un settore dove la pizza siamo certi sarà ancora l’indiscussa protagonista.

Buon 2023!
Giuseppe ROTOLO