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L’onda invade la pasticceria
Sarà stata la pasticciera brasiliana Nayane Capistrano a lanciare questo nuovo trend? C’è chi ne è convinto, altri sostengono che in realtà l’idea arrivi dal Portogallo. A primo impatto, il nome Tsunami Cake potrebbe sembrare una scelta infelice visto che, di fatto, evoca un’inondazione. Resta il fatto però che le Tsunami Cake stanno facendo velocemente il giro del mondo con i loro effetti speciali. Questo termine giapponese, infatti, indica in realtà una gigantesca onda marina carica di energia che, in prossimità delle coste, può raggiungere un’altezza di decine di metri. Concentriamoci su questa immagine, cercando di renderla positiva: una torta che esplode all’improvviso, un’abbondante e prepotente ondata di golosità.
Come sono fatte le Tsunami Cake
La preparazione delle Tsunami Cake si basa sulla massima realtà creativa. Le basi possono essere le più diverse, semplici o elaborate. Per esempio, va bene un semplice pan di Spagna – farcito o meno – così come una torta a piani o una base per cheesecake. L’elemento necessario è l’altezza, che deve essere come minimo pari a 15-20 cm; è necessario, cioè, che ci siano dei fianchi che supportino la colata. Per quanto riguarda quest’ultima, fondamentale è che risulti liscia, morbida, liquida al punto giusto. Deve scivolare facilmente, spargersi, allargarsi durante l’esplosione. Una crema pasticcera o al cioccolato, per esempio, sono perfette. Via libera anche per la crema a base di mascarpone solitamente preparata per il tiramisù, oppure la chantilly, la diplomatica, per le più semplici glassature. Lo ribadiamo: si sceglie in base ai propri gusti, l’elenco delle opzioni valide vira verso l’infinito.
Lo strumento fondamentale
Quando la base è pronta, bisogna avvolgerla in un foglio di acetato trasparente che sia però alto almeno il doppio. Insomma, si crea una sorta di collare. Poi occorre fermarlo con un nastrino colorato. A questo punto, si riempie lo spazio restante con il topping prescelto e preparato. Quando arriva il fatidico momento, semplicemente si sfila (con delicatezza) il collare: la crema comincerà subito a colare, regalando una scenografia davvero degna di nota. Ovviamente, è bene scegliere un piatto piuttosto ampio, altrimenti c’è il rischio di sporcare la tovaglia o il tavolo. Chi desidera ottenere il massimo dei risultati può aggiungere alla crema qualche decorazione, per esempio piccole meringhe, stelline di zucchero, gocce di cioccolato. La deflagrazione sarà ancora più d’impatto.
foto: www.facebook.com/NayaneCapistranoBolos
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