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Il 22 Aprile si celebra l’Earth Day: anche la ristorazione può essere un presidio di salvaguardia del pianeta grazie alle buone pratiche
Le Nazioni Unite celebrano ogni anno il 22 aprile L’Earth Day cioè la Giornata della Terra. È la più grande manifestazione ambientale del mondo, l’unico momento in cui tutti i cittadini si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
Sarebbe bello se ogni ristoratore, che porta in tavola quello che dalla Terra deriva, celebrasse ogni giorno un “Earth day”. Come?
Attraverso buone pratiche: ecco alcuni suggerimenti.
Comprare meno dalle produzioni intensive
Producono Co2 e gas serra. Sono preferibili, invece, prodotti provenienti da colture/allevamenti non intensivi (bio).
Il consumo di carne, poi, ha gli effetti maggiori sulla produzione di gas serra. Come suggerisce uno studio di WWF e Eco2, per ostacolare il cambiamento climatico, sarebbe meglio scegliere una dieta a base vegetale con l’inclusione occasionale di proteine animali. È stato calcolato che se tutti gli italiani non mangiassero carne per un solo giorno a settimana, si avrebbe un risparmio totale di 198 mila tonnellate di CO2, pari al consumo elettrico annuo di quasi 105 mila famiglie o a 1,5 miliardi di km in auto. Detto in altre parole, un piatto di carne in meno la settimana avrebbe gli stessi benefici di tre milioni e mezzo di auto in meno sulle strade in un anno (Fonte Ufficio stampa Bonduelle)
Evitare gli sprechi
La ristorazione qui è avanti rispetto al singolo cittadino: stando ad una ricerca di IXE, gli sprechi domestici rappresentano il 54% del totale di cibo buttato, mentre nella ristorazione il cibo gettato via è pari al 21% del totale, percentuale che si può ancora abbassare con buone pratiche come la doggy bag al cliente o una migliore gestione del magazzino.
Menù con cibi stagionali
La verdura fuori stagione è prodotta con più energie (acqua e energia elettrica). Portare in menu verdure di stagione significa essere più attenti al pianeta, ma anche al portafoglio.
Usare la lavastoviglie anche in ristorante
Sono i numeri a dimostrare che le lavastoviglie usano meno acqua di noi nell’atto di lavare i piatti: facendo scorrere l’acqua per un quarto d’ora consumiamo almeno 100 litri di acqua, mentre un lavaggio in lavastoviglie ne consuma in media 10/15 e può scendere fino a 7 litri nelle lavastoviglie più nuove e se si considerano i cicli brevi.
Giovanni Rotolo
17/04/2019
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