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In tutto il mondo c’è un forno firmato Ferrara Forni
Pepe in Grani, Pizzeria La Notizia, Pizzeria Fratelli Salvo, La Gatta Mangiona, Una Pizza Napoletana, Paulie Gee’s, Solo Pizza di Pasquale Makishima: sono solo alcuni dei locali, in Italia e nel mondo, che hanno scelto un forno di Stefano Ferrara Forni.
Da Napoli al Giappone, passando per gli U.S.A., il marchio di questa azienda è uno fra i grandi del made in Italy.
«Sebbene molta parte del mio lavoro s’è spostata nella parte della gestione, dove ho l’aiuto anche di mio figlio e di una collaboratrice interna, io ogni giorno mi “sporco le mani” con il materiale dei forni e aiuto gli operai. Sono nato artigiano e continuo ad esserlo» ci racconta Stefano Ferrara.
Fra i pizzaioli che hanno scelto un forno Ferrara anche il pizzaiolo intervistato nella rubrica Dal Mondo Vito Iacopelli, della Pizzeria Prova ad Hollywood e Dino Santonicola della Pizzeria Il Cane Rosso, Texas; proprio Dino ci spiega, entusiasta, perché ha scelto Ferrara Forni: «Ho scelto un forno Ferrara perché conoscevo già il prodotto: venendo da Napoli volevo un forno di qualità e sapevo che non avrei sbagliato con i forni Ferrara. Tu pensa che il loro primo forno negli Stati Uniti è stato costruito proprio per me, nel 2007, quando vivevo e lavoravo a Seattle. Conosco Stefano ormai da quasi 10 anni, ma Stefano è una persona easy con qualunque cliente che può scrivere in azienda, come ho fatto io per email. Nel mio caso il Forno è arrivato negli States in un container tutto impacchettato. Io consiglierei sempre un forno Stefano Ferrara Forni se si vuole dare un prodotto che rispecchi la pizza napoletana, perché bisogna avere un forno top, che ricalca la tradizione».
Il segreto dei forni è nelle materie usate
I forni firmati da Stefano Ferrara, sono tutti costruiti artigianalmente senza l’impiego di alcun prefabbricato e seguono l’antica tradizione napoletana: si adattano a qualsiasi spazio, hanno il giusto spessore del piano di cottura (suolo), fatto con piani refrattari del salernitano altamente resistenti all’usura e al calore. I forni garantiscono la graduale ed omogenea cottura della pizza con un notevole risparmio di legna e tempi di cottura. I forni raggiungono facilmente e mantengono costanti le giuste temperature per la cottura della vera pizza napoletana, cioè 400° C - 500° C.
Unita alla tradizione artigianale c’è tanta ricerca e amore per i particolari: come spiega Stefano, se ai tempi di suo nonno veniva usato il mattoncino di Santa Maria Capua Vetere, troppo argilloso, oggi l’azienda usa un mattone refrattario che riesce a sostenere la temperatura fino a 900° C. Il suolo dopo diversi esperimenti, è oggi fatto con composto d’argilla vulcanica che trattiene il calore alla perfezione, cosa importante se si pensa che infornando più pizze crude si abbassa la temperatura del suolo e se non risale subito la pizza non cuoce bene.
28/04/2017
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