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Chiude CIBUS 2016: la migliore edizione di sempre

L’appuntamento è con il nuovo format “Cibus Connect” nell’aprile del 2017

 

 

Si è chiusa a Parma la 18° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell’alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, con 3mila aziende espositrici su 130mila metri quadri, 72mila visitatori di cui 16 mila operatori esteri e 2.200 top buyer (nel 2014 i visitatori erano 67mila, gli operatori esteri 13mila).

 
“E’ la migliore edizione di sempre, che ha raccolto il testimone di Expo2015 – ha commentato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager - ed ha visto il comparto agroalimentare italiano presentarsi con circa mille innovazioni di prodotto, pronte a conquistare i mercati esteri e recuperare posizioni sul mercato interno. Abbiamo notizia di un alto volume di affari conclusi o ben avviati, con la piena soddisfazione delle aziende e dei buyer esteri e italiani”.
 
L’appuntamento prossimo è nell’aprile del 2017 con “Cibus Connect”, un evento che comprende un forum internazionale con esperti di food and beverage da tutto il mondo ed una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.
 
L’ultima giornata di Cibus 2016 è stata caratterizzata da “Pianeta Nutrizione” con il convegno su “Alimenti: miti e controversie” dedicato nella sessione mattutina alla gluten free sensitivity e nel pomeriggio ai lipidi. L’evento, cui hanno partecipato 350 tra nutrizionisti, medici, dietisti, è stato organizzato da Fiere di Parma, AIM Group International, Università degli Studi di Parma e SINU, con il patrocinio di SIMG.
Il professore Loris Borghi, Rettore dell’Università di Parma, ha introdotto dichiarando che l’Ateneo della città, attraverso la ricerca scientifica, crea sinergia con gli imprenditori e può diventare il centro di riferimento per il comparto alimentare.
Nel corso del convegno sono stati sfatati alcuni miti: seguire una dieta senza glutine assunta da soggetti non affetti da celiachia o da sensibilità al glutin

CiPfIJMXEAAUNRm.jpg e non è più salutare di una dieta normale; allo stesso modo, gli acidi grassi polinsaturi, tra cui l’omega 3, non hanno azione benefica se assunti in elevate quantità. Altro tema affrontato nel corso del convegno è la difficoltà nel far chiarezza, anche in campo scientifico, su tematiche riguardanti differenti patologie legate all’assunzione di glutine.

Secondo recenti studi, l’eliminazione di alcuni alimenti identificati nella foodmap (come alcuni carboidrati, lattosio, fruttosio, galattani, etc.) sarebbero fattori scatenanti dell’infiammazione intestinale. Inoltre, non tutti gli alimenti ricchi di grassi andrebbero demonizzati, poiché possono avere effetti benefici su pazienti diabetici. E’ stato anche sottolineato che talvolta le diete del “senza” sono seguite anche in assenza di reali patologie, come fosse una moda.


13/05/2016

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