A mezzogiorno circa di sabato 20 giugno, il giudice Lorenzo Veltri ha misurato, metro a rotella alla mano, la pizza margherita preparata lungo il Decumano di Expo 2015: l’aspettativa degli organizzatori (l’Ass. “Settimana mondiale del pomodoro”, “La pizza +1” e Nip Food) era di 1500 metri, nei fatti gli 80 pizzaioli del record sono riusciti a preparare una pizza lunga quasi 1600 metri (1.595,45 per la precisione).

È stata gioia e applauso collettivo: il record precedente è stato stabilito solo una settimana fa in Calabria, strappando alla Spagna il primato del 2011.

È stato un record atteso questo, molto pubblicizzato, desiderato non solo per l’onore e la soddisfazione di realizzare un nuovo guinness dei primati, ma anche perché l’ impresa si è incastonata in un evento importante come l’Universale di Milano. Festeggiano con i pizzaioli anche il commissario Giuseppe Sala e dall`assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino.

Un po’ di cifre

Gli 80 pizzaioli impegnati, facenti parte del NIP capeggiata da Dovidio Nardi, sono arrivati da tutta Italia; si sono divisi in 3 squadre per occuparsi separatamente dell’impasto, di stendere il pomodoro e di sistemare la mozzarella, come in una catena di montaggio umana.

14 le ore di lavoro, 5 i forni speciali usati per la cottura (hanno cotto la pizza 3 metri per volta, in circa 3 minuti). Sono state utilizzate 2 tonnellate di salsa di pomodoro, 1,5 tonnellate di mozzarella, 300 litri di olio extra vergine, 2 tonnellate di farina.

Forse superfluo, ma meglio ribadirlo, tutti gli ingredienti usati sono 100% made in Italy. La pizza, una volta misurata, è stata tagliata e distribuita da 200 volontari al pubblico, mentre alcuni metri sono stati dati ai profughi stanziati a Milano in questi giorni con l’aiuto di 70 volontari del Banco Alimentare.