Cibo e piedi sono i soggetti più fotografati e diffusi nel web, lo sapevate? Sul perché lo siano i piedi (e le scarpe), non ci pronunciamo. Invece, sul perché lo sia il cibo, le materie prime e le pietanze,  possiamo rispondere. Intuitivamente potremmo già dare diverse risposte: è un oggetto di piacere e amore, è colorato, e multiforme, e frutto di creatività. Si presta bene, insomma alla fotografia e soddisfa lo sguardo. Per raccontarsi pizzerie e ristoranti sono sempre più inclini a fotografare i propri piatti, creando una vera e propria galleria di immagini che ha anche una funzione di marketing. Ne parliamo con un esperto, Guk Kim, Country Manager Italia di Zomato, multinazionale che ha acquisto nel 2014 Cibando.com, sito di promozione del canale ristoranti/pizzerie che molto ha puntato sull’aspetto fotografico.

Parliamo di piatti: perché puntare sull’aspetto fotografico quasi ad assimilare le tecniche dello scatto del cibo a quello della moda?

«I clienti vogliono vedere i piatti, vogliono già iniziare a vivere l’esperienza di un pranzo o di una cena in un preciso ristorante, ancora prima di arrivarci. Le foto raccontano questa esperienza, o meglio, la anticipano, e fanno crescere curiosità nell’utente. Le immagini sono un importante veicolo di emozioni e oggi sono davvero alla portata di tutti; con uno smartphone, scattarle condividerle è facile».

Perché, secondo lei il cibo ha questo appeal nell’arte fotografica e nella quotidianità dei “foodies” di tutti i giorni?

«Il cibo si sta legando sempre di più al concetto di esperienza perché “non è mai solo cibo”, ma si inserisce sempre in un “contesto”. Per esempio quando immaginiamo di festeggiare un’occasione importante, ci vediamo seduti a un tavolo, di fronte a un calice di vino e a uno dei nostri piatti preferiti, circondati da persone che sono importanti per noi. Dunque calice e cibo sono legati anche allo spazio e alla circostanza in cui sono inseriti, in questo caso una gioiosa festa».

La fotografia, oggi, è un “contenuto” per piattaforme web navigabili da pc o app per tablet e smartphone. Quanto è importante che la ristorazione punti sulla tecnologia per promuoversi?

«Molto. Attraverso la tecnologia anche un piccolo ristorante in un quartiere periferico può raggiungere clienti che altrimenti non riuscirebbe a intercettare. Questo può accadere sia a costo zero che attraverso un investimento economico minimo, che tutti possono permettersi. Inoltre, grazie alla tecnologia si può arrivare anche a un pubblico più “targettizzato” (specifico). Oggi la reputazione online è fondamentale e per continuare a migliorarla bisogna essere sempre più attenti alle esigenze dei clienti, essere connessi, rispondere velocemente, sfruttare i canali online per comunicare. Un sito non curato, una mancata risposta a una mail (di prenotazione, di critiche, di suggerimenti) abbassano il livello di reputazione online di un ristorante e generano  alla lunga feedback negativi».

Zomato è una piattaforma con informazioni su oltre 1 milione di ristoranti in 26 Paesi nel mondo. A disposizione ci sono numerosi filtri e categorie di ricerca: la tipologia di cucina, le situazioni più adatte a sposarsi con un determinato locale – es. aperitivo, cena a lume di candela – e la fascia di prezzo). In particolare, sono presenti le “collezioni ”, selezioni tematiche costantemente aggiornate per scoprire le ultime novità in campo gastronomico.