Sfiziose e curiose, talvolta fuori dalle righe: sulla pizza di notizie strane (ma vere) ne girano spesso. Fra queste ne segnaliamo due, una che parla della Svizzera e l’altra del Canada e della California.

La prima riguarda una pizzeria di Lugano in cui i titolari hanno imposto come regola “la maggiorazione di due franchi per tagliare una pizza in due”. Insomma, per tagliare la pizza c’è un sovrapprezzo che grava sul cliente troppo pigro per tagliarsi la pizza da solo.

A far girare la notizia in rete è stato Maurizio Canetta, direttore della Radiotelevisione svizzera che ha ritwittato la fotografia della ricevuta su Twitter.

Come racconta Blitz Quotidiano, Canetta ha ordinato una pizza alla diavola: costo in menu 19 franchi, ma avendola chiesta tagliata in due, l`ha pagata 21 franchi. 2 euro di maggiorazione “per la cortesia”. Ma a noi viene un lecito dubbio: non sarà una abile mossa del ristoratore per evitare che si prenda una sola pizza da gustare in due persone, abitudine ormai sempre più diffusa, causa dieta e crisi?

La seconda notizia parla della pizza alla marijuana. L`idea è di un ristoratore canadese, di Vancouver (paese nel quale l`utilizzo della sostanza è legale per scopi terapeutici e tollerato per finalità ricreative);nel suo ristorante, il Mega iLL, se si ha l’età di 18 anni è possibile far aggiungere nella pizza, al prezzo di 10 dollari canadesi, l`ingrediente “extra”. Basta esibire la tessera sanitaria.  

Henry Mark, produttore di marijuana ha ripreso l’idea canadese e ha creato un suo business, producendo la pizza surgelata “corretta” con l’erba psicoattiva. La pizza è prodotta da Stoned Oven Gourmet Medibles e si chiama Stoned Oven Gourmet Pizza. Si vende a Los Angeles, costa dieci dollari e contiene 250 milligrammi di THC (la sostanza psicoattiva che agisce sul sistema nervoso).