Sarebbe il primo presidente Usa che apre una pizzeria, ma non è il primo “imprenditore” o “Very Important People” che sente profumo di business nella cara italianissima pietanza tanto amata dagli statunitensi, sia nella versione americanizzata sia, per fortuna, nella versione artigianale. Proprio “Dove la tradizione di New York incontra l’artigianalità italiana” è il lancio che l’attività ha fatto sui social network ad aprile, quando il locale, sito nella Trump Tower, ha aperto al pubblico (l’apertura della pizzeria rientra nel progetto di rinnovamento del Trump Café). Cosa è possibile gustare in questa attività già così fotografata dai siti e dai blog?  Le classiche pizze tonde (già tagliate) ma anche panini e bruschette.

E mentre a New York la pizzeria della Trump Tower accontenta tantissimi avventori, dall’altra parte dell’Oceano in una Gerusalemme sotto l’occhio del ciclone per il conflitto contro Gaza, un’altra pizzeria cambia nome e intitola l’insegna al presidente Trump.  Il cambiamento è stato radicale, dato che il proprietario Yitzhak Bibi, 41 anni, aveva acquistato l’attività con il nome “Pizza Klinton” e adesso cavalca il nome del nuovo presidente.

Aprire un’attività ristorativa è da tempo una moda per moltissimi imprenditori che si occupano (come core business) di altro, ma anche per molti attori e cantanti o sportivi che nel mondo gastronomico hanno investito direttamente. Esempi? Robert De Niro è co-fondatore della catena di ristoranti giapponesi Nobu (con Nobu Matsuhisa) e del Locanda Verde a New York, Justin Timberlake ha aperto il ristorante Southern Hospitality a New York, ispirato alla cucina del Sud degli Stati Uniti, Francis Ford Coppola ha diversi ristoranti come il Café Zoetrope a San Francisco. David Beckham ha partecipato ad alcuni progetti di ristorazione, tra cui il ristorante Union Street Café a Londra con Gordon Ramsay (poi chiuso).

E pizzerie ne abbiamo?

LeBron James (superstar NBA) è co-proprietario di Blaze Pizza, una catena nata come pizzeria fast-casual (stile pizza artigianale fatta al momento), schizzata nelle classifiche dei ristoranti in espansione nel 2017, pochi anni dopo l’apertura, con una crescita da 2 a 200 locali.

Ma quante pizzerie, la domanda è lecita a questo punto, ci sono negli Stati Uniti?

Secondo il rapporto 2024 di PMQ Pizza Magazine almeno 78.000, di queste, circa 53% sono indipendenti (pizzerie singole o locali non in franchising), mentre il restante 47% rappresenta grosse catene come Domino`s, Pizza Hut, Papa John’s, Little Caesars.