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Tra le pareti del ’300 la tradizione di Napoli

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news-2.jpgIn via S. Paolo, un luogo sacro ha subito una metamorfosi affascinante. L’antica cappella di Santa Maria Porta Coeli ha lasciato il posto a una pizzeria che ha saputo conservare il fascino storico.
Questo spazio era un tempo dedicato alla spiritualità: oggi ospita una pizzeria con forno a vista che rende la nuova identità del luogo tanto unica quanto rispettosa delle radici. Le decorazioni gotiche della volta e l’affresco della Madonna sono stati sapientemente recuperati dai giovani titolari, i pizzaioli Salvatore Serino e Salvatore Costagliola. Con un restauro attento, hanno trasformato la chiesa sconsacrata in “Santissima Pizza”, insegna che evoca la sacralità del luogo. Ecco cosa ci raccontano.

Qual è stato il motivo principale che vi ha spinto a trasformare una cappella storica in una pizzeria e come avete affrontato le sfide legate a questo progetto?
«La motivazione principale è stata il desiderio di restituire vita a un luogo storico ormai dimenticato, trasformandolo in uno spazio di convivialità e gusto, senza però cancellarne l’anima. Quando abbiamo scoperto l’antica cappella di Santa Maria Porta Coeli, ci siamo resi conto che, pur essendo stata trascurata per anni, aveva ancora un fascino straordinario.
Abbiamo subito immaginato di creare un luogo che fosse più di una semplice pizzeria: un ambiente in cui la storia potesse dialogare con la tradizione culinaria napoletana creando un mix di cultura e innovazione. Le sfide non sono mancate, soprattutto dal punto di vista del restauro. Abbiamo lavorato con esperti per mantenere intatta l’identità della cappella. L’obiettivo era trovare un equilibrio tra il sacro e il profano, tra passato e presente, rispettando il valore storico del luogo mentre lo adattavamo a una nuova funzione.
Il risultato è Santissima Pizza: un luogo che unisce storia e sapori, dove ogni dettaglio racconta il legame tra Napoli e la sua cultura gastronomica».

news-3.jpgPizze e gastronomia tipica
Santissima Pizza non è solo un ristorante; è un’esperienza che amalgama storia e gastronomia in un contesto bellissimo. Il locale accoglie i visitatori in un ambiente elegante, ma informale, dove ogni dettaglio è pensato per far sentire gli ospiti a casa. Con cinquanta coperti distribuiti tra il piano terra e il piano superiore, offre l’opportunità di gustare piatti prelibati, oltre alle pizze, in un’atmosfera intima.

Quali sono le storie o i ricordi legati ai piatti del menu, come la frittatina con la Genovese?
«Ogni piatto del nostro menu ha una storia e un legame profondo con la tradizione napoletana, ma la frittatina con la Genovese è forse il simbolo perfetto di questa connessione. La Genovese è una ricetta che nelle case napoletane si tramanda di generazione in generazione, un piatto che richiede tempo, dedizione e amore per la news-4.jpgcucina. Nella nostra versione, l’abbiamo trasformata in una frittatina croccante fuori e cremosa dentro, che rende omaggio alla cucina di casa, ma con un tocco innovativo. Per noi, il cibo è memoria, famiglia e tradizione. Siamo cresciuti vedendo le nostre nonne e mamme impastare, friggere e preparare piatti che oggi riproponiamo con rispetto e creatività. Ogni pizza e ogni fritto del nostro menu racconta un pezzo della nostra storia e dell’anima di Napoli, perché crediamo che il miglior modo per onorare la tradizione sia farla rivivere ogni giorno, con passione e autenticità. Infatti, ogni pizza porta il nome di una piazza o di una via storica di Napoli, proprio per sottolineare il legame tra la nostra cucina e la città. Vogliamo che chi assaggia una delle nostre pizze non solo gusti un piatto eccellente, ma faccia un vero e proprio viaggio attraverso Napoli, tra le sue strade, le sue storie e le sue tradizioni. Questo è il nostro modo di unire cultura e innovazione, mantenendo viva l’identità napoletana e reinterpretandola con creatività».

 

news-5.jpgUn Patrimonio Storico
La storia di Santa Maria Porta Coeli è affascinante e affonda le radici nel 1300, quando fu eretta per volere della famiglia Orimina. Originariamente dedicata a San Pietro Apostolo, la cappella ha visto nel corso dei secoli una serie di trasformazioni, fino a diventare un luogo di culto per la Madonna, grazie alla devozione popolare. La sua importanza storica è testimoniata anche dalla presenza di preti stipendiati dal conte Ferdinando Pandone di Ugento.

 

 

SANTISSIMA PIZZA | Via San Paolo, 26, 80138 Napoli NA | santissimapizza.it |  081 043 1137

 

 

Articolo tratto da Pizza&core Collection N 123
clicca qui per sfogliare la rivista

 
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31/03/2025


07/04/2025

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