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Super farine e menù gourmet per bimbi, i trend bio 2020

Non si arresta la crescita del bio in Italia (4%) e nel resto del mondo

biologico.jpgL’onda di successo del mercato biologico non si arresta, anzi continua la sua crescita a livello globale. Lo confermano i dati presentati dall’autorevole Research Institute of Organic Agriculture (FiBL, Svizzera) e da IFOAM, la Federazione delle associazioni del biologico a livello mondiale. La superficie globale coltivata secondo i criteri della produzione biologica è salita di due milioni di ettari in un solo anno mentre il mercato dei prodotti bio ha superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari, pari a quasi 97 miliardi di euro, secondo rilevazioni compiute in 186 nazioni. Il nostro Paese vanta ottimi risultati in tutti gli ambiti: dalla produzione alle superfici coltivate, fino ai consumi e all’export. L’Italia è il quinto mercato mondiale per consumi per un valore di 3,5 miliardi di euro e l’ottavo Paese per superfici coltivate a bio con poco meno di 2 milioni di ettari. I margini di crescita sono ancora ampi: basti pensare che la quota di mercato del bio è al 4%. Ma cosa mangeremo quindi nel 2020? Quali saranno le tendenze a tavola e nei ristoranti? Dai prodotti ottenuti con agricoltura rigenerativa (che permette cioè di recuperare terreni esausti) alle super farine, dai sapori dell’Africa occidentale ai menu gourmet per bimbi: ecco cosa ci sarà sulle tavole degli italiani. Sicuramente prodotti di agricoltura rigenerativa ovvero provenienti da coltivazioni e allevamenti che mirano a recuperare terreni degradati e impoveriti da un eccessivo sfruttamento. Migliorano la biodiversità con un impatto positivo sui cambiamenti climatici. Grande fermento anche nel mondo delle farine e dei prodotti da forno. Nell’anno in corso si prevede una crescita dell’uso di farina di teff (senza glutine, è ottenuta dai minuscoli semi di un cereale originario dell’Etiopia e dell’Eritrea) e di tigernut, derivata dalle omonime noccioline. Il 2020 sarà anche l’anno delle farine di frutta e verdura, come quella di banana e quella di cavolfiore. E per i patiti del settore healthy, ci sono le super farine che forniscono proteine e fibre. C’è poi una grande curiosità verso ingredienti e piatti tipici dell’Africa biologico-2.jpgoccidentale. Vanno forte la moringa, il tamarindo e i cereali della zona (sorgo, fonio, teff e miglio), ma anche i piatti a base della triade pomodori, cipolle e peperoncini, o di arachidi, zenzero e citronella. Dalle nazioni dell’Africa occidentale (Niger, Senegal, Sierra Leone, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria…) arrivano anche piatti come il pollo yassa o il riso jollof.

Gli snack invece invadono il banco frigo. Anche per lo spuntino la parola d’ordine è fresco: uova sode con condimenti salati, zuppe bevibili, barrette con frutta e verdura. Tra i benefici di questa tendenza, c’è il fatto che la lista degli ingredienti degli snack si accorcia (basti pensare all’uso dei conservanti) e diventa potenzialmente più salutare. Quanto ai prodotti vegetali, dopo anni di dominio incondizionato nei sostituti vegetali, per il 2020 la soia registrerà una battuta d’arresto in favore di nuove miscele adatte ai vegani. Tra gli ingredienti alternativi alla soia (e a loro volta fonte di proteine) ci sono fagioli verdi, semi di canapa, zucca, avocado, semi di anguria, alga clorella dorata. E se il burro di arachidi è un classico americano, quello appena iniziato si prospetta come l’anno dei burri da ogni tipo di seme. Accanto alla già nota tahina (ottenuta dal sesamo) sono in arrivo cremose salse vegane a base di burro di semi di anguria o di zucca di noci, di mandorle, di ceci. Prenderanno piede nuovi ingredienti per dolcificare, a partire dalle riduzioni sciroppose di frutta ottenute con melograno, datteri, cocco, l’asiatico monk fruit. Bene anche gli sciroppi dolci fatti con amidi come sorgo e patate dolci o lo swerve, un dolcificante non glicemico a zero calorie. Per finire non mancheranno menu gourmet per bambini: le aziende del food puntano ai buongustai del futuro e propongono cibi gourmet anche per i più piccoli. Dai bocconcini di pollo biologici ai bastoncini di salmone non impanati, dagli alimenti fermentati o speziati alle paste colorate fatte con farine alternative. Anche l’alimentazione dei bimbi, dunque, nel 2020 va incontro alla sperimentazione e al fusion.

 

Antonella Leoci

 

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11/05/2020

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