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Prodotti 766mila chili di bufala Dop contro i quasi 2 milioni di chili dello stesso periodo 2019
L`impatto della crisi da coronavirus è forte sulla filiera bufalina. Basti pensare che nei primi 15 giorni di marzo 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 è stato trasformato oltre il 60% di latte in meno. Sono stati prodotti 766mila chili di bufala Dop contro i quasi 2 milioni di chili dello stesso periodo 2019.
«Il drastico calo delle vendite non riguarda solo il canale ho.re.ca. - chiarisce Domenico Raimondo, Presidente Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP - che ha subito il riflesso della chiusura dei locali, ma anche tutti gli altri segmenti di vendita, dal discount alla grande distribuzione, che è in grande affanno e vale oltre il 40% delle vendite totali».
L`export risente della crisi, perché la specificità della mozzarella di bufala campana Dop è quella di essere un prodotto deperibile, che ha bisogno di una logistica veloce, con le conseguenti problematiche legate al trasporto. Le esportazioni sono in difficoltà, sia quelle che viaggiano su gomma e che hanno nel Brennero una rotta fondamentale per arrivare ad esempio in Germania, primo Paese dell`export di bufala Dop, sia quelle via aereo a causa del rallentamento dei voli e delle misure adottate da alcuni Paesi. «Stiamo seguendo in prima linea l`evolversi della situazione e abbiamo già chiesto a governo e Regione interventi urgenti per poter arginare le difficoltà. Bisogna velocizzare le procedure e capire appieno la centralità del nostro comparto nell`economia campana e del Paese».
La preoccupazione corre in tutta la Campania: «In questo stato riusciremo ad arrivare al 10 aprile, dopo quella data per noi sarà difficile ritirare il latte dalle stalle. Al momento trasformiamo circa il 70% in meno, lo scorso anno trasformavamo 100 quintali di latte, ora non raggiungiamo i 25. Metà dei dipendenti sono già in cassa integrazione. C`è bisogno di un intervento veloce e concreto - commenta il titolare del Caseificio La Cilentana di Eboli, in provincia di Salerno - Le celle per il congelamento del latte si satureranno presto e a quel punto il problema sarà dove stoccare il latte».
L`invito è quello di consumare i prodotti italiani ed arriva dalla Coldiretti: «L`emergenza che sta investendo il Paese - afferma Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti - sta rallentando anche il settore agricolo. Il calo della domanda interna dovuto alla chiusura della ristorazione e la contrazione immotivata della domanda estera stanno avendo effetti negativi sul settore zootecnico. L`effetto più immediato si ha sul fresco, che in questa fase i cittadini tendono a preferire meno. Non c`è alcun rischio che le produzioni zootecniche possano lasciare i banchi vuoti, pertanto invitiamo tutti ad un sano patriottismo, scegliendo prodotti dalla filiera agricola italiana. Le aziende agricole del comparto zootecnico stanno mettendo a punto tutte le soluzioni per rispondere ad esigenze radicalmente mutate con l`emergenza coronavirus».
fonte e foto: www.ilsole24ore.
25/03/2020
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